La Xarxarie – un progetto di cohousing che “fa rete” con Barceloneta

La Xarxaire – in italiano ‘la rete’ è una cooperativa che nel 2017 ha dato vita ad un progetto di cohousing nel cuore di Barcellona. L’edificio sorge infatti a Barceloneta, quartiere della città interessato da un forte fenomeno di speculazione immobiliare legata all’interesse turistico per la zona. Eppure l’area ha anche una lunga storia residenziale dal quale prende origine la cooperativa.

La Xarxaire propone un modello abitativo che mette al centro le persone per dimostrare come sia possibile rimanere nel quartiere adottando uno stile di vita sostenibile e preservando l’identità della Barceloneta.

La cooperativa è costituita da 11 soci che rispondendo a un bando della Città di Barcellona, si sono aggiudicati la possibilità di realizzare il progetto – architettonico, sociale ed economico – da loro concepito. 

L’edificio si sviluppa su uno stretto lotto d’angolo in cui sono presenti 8 alloggi, ciascuno dei quali occupa il piano completamente oppure con un secondo alloggio. Gli appartamenti sono distribuiti intorno ad un blocco di servizi centrale lasciando libera la circolarità degli ambienti.  Ogni alloggio inoltre dispone di spazi aperti che cercano la visuale del vicino mare. 

Al piano terra e sul tetto troviamo gli spazi comuni. Quelli al piano terra affacciano sulla strada con superfici perimetrali trasparenti, cercando di recuperare il rapporto tra casa e quartiere, tra privato e pubblico, generando una rete di connessioni.

La facciata cerca continuità con il tessuto urbano replicando le tradizionali aperture e che sono protette dagli avvolgibili di cordillo, ampiamente diffusi nel quartiere. 

 
L’edificio è stato costruito sfruttando tutti i vantaggi della prefabbricazione e presenta una struttura in legno perfettamente coibentata. La tecnologia costruttiva è molto attenta all’ambiente e la scelta del legno è fondamentale in questo senso. Il legno, in quanto materiale rinnovabile, comporta dispendio energetico ed emissioni di CO2 ben al di sotto dei livelli di qualsiasi altro materiale da costruzione convenzionale. La ventilazione trasversale, le schermature solari e la copertura vegetale, sono inoltre sistemi passivi che contribuiscono a migliorare le condizioni termiche interne, rafforzate da una caldaia comune con pannelli solari e gas naturale.


Lo spazio comune al piano terra è concepito per conciliare genitorialità e lavoro ospitando sia uno spazio di coworking che spazi per bambini; il tetto invece è immaginato come estensione della casa: un luogo dove stendere i panni, avere un giardino e godersi la vita all’aria aperta. 

La gestione di questi spazi viene svolta dagli abitanti stessi.

Barcellona negli ultimi anni ha promosso diversi interventi in cui mette a disposizione dei lotti di proprietà pubblica cedendo il diritto di superficie per ampliare le possibilità di accesso all’alloggio. Si prevede infatti l’accesso ad una abitazione per 75 anni, anche se il terreno (la superficie) continua ad appartenere all’Amministrazione. Trascorso questo periodo, può essere esteso, come nel caso di La Xarxaire, ad altri 15 anni, oppure la proprietà della casa passa direttamente al Comune.

La cooperativa quindi è proprietaria delle abitazioni e, i soci godono di un diritto d’uso che prevede un contributo iniziale e il pagamento di rate mensili sotto forma di affitto tutelato che variano a seconda delle dimensioni dell’abitazione e che non superano mai i prezzi del mercato immobiliare. 


La possibilità di godere di una casa in queste condizioni fornisce stabilità economica e sociale ai suoi abitanti e consente loro di sviluppare un progetto di vita a più lungo termine a beneficio non solo della comunità stessa  ma del territorio in cui si inserisce creando una vera e propria rete di abitare collaborativo.

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